Quando inizio un nuovo Viaggio, ho sempre una curiosa eccitazione:
per ciò che accadrà, per quello che andrò a scoprire e per ciò che di nuovo imparerò.
Misto alla paura di ciò che ci si lascia alle spalle.
È questa altalena di emozioni che rende il Viaggio così emozionante, che mi regala quell’adrenalina indispensabile per poterlo affrontare passo dopo passo. Adoro viaggiare, il Viaggio è tutto il mio mondo. Adoro quel momento in cui mi siedo in macchina e percorro centinaia di chilometri immaginando la nuova avventura che mi aspetta, i due volti di chi mi troverò davanti in ufficio o in elegante sala da thè di Londra. O il momento in cui l’aereo decolla, per portarmi in un altro paese, di cui cercherò di captare ogni vibrazione, colore e sussurro per farlo sbocciare chissà quando in una delle mie creazioni.
Il Viaggio è il mio momento. Il telefono deve stare spento, ed è li che si accendono i pensieri, tra il guardrail e il tramonto, tra le nuvole e i fogli bianchi che si colorano nella mia mente. Ogni progetto, ogni cambiamento, ogni grande idea è nata in un viaggio. Spero sempre che quel grande disegno che ho in mente possa avere un giorno la possibilità di materializzarsi, possa divenire realtà ed essere plasmato su qualcuno, rispecchiarne i desideri di sempre e, soprattutto, emozionare.
Credo ci sia un pizzico di follia, nello scegliere questa vita. Nello scegliere di cambiare sempre e continuamente, nel doversi per forza rinnovare, persino quando ti sembra di aver trovato finalmente l’equilibrio giusto. Perché le mode cambiano, determinano i gusti e i desideri, cambia la società, cambia il modo di vivere l’amore, i legami, ciò che è realmente importante. Ma soprattutto, cambiano le persone. Nel senso letterale! Vivere un continuo alternarsi di persone, è questa la vera follia.
Dover essere capaci in un istante solo di capire chi sono, cosa vogliono e perché. Ed essere capace, sempre in quell’istante, di tradurne i desideri in un progetto reale.
Ed è li che inizia la seconda parte del Viaggio. Quello più difficile, che mi porterà per mesi a vivere in contemporanea uno dei loro momenti della vita più carichi di tensione emotiva. In contemporanea, e mai insieme a loro.
C’è grande differenza. Ho imparato dopo anni (come solo la gavetta può insegnare, a suon di cadute, lacrime e piccole vittorie di ogni giorno) che il mio Viaggio, per portare ad un grande risultato, deve essere vissuto in solitudine, ed essere soltanto condiviso con chi si è affidato a me. Quasi come postare un aggiornamento nella bacheca del cliente ed attendere il fatidico “mi piace”. Se arriva, si prosegue; e se non succede niente, ci si pone nuove sfide e si ricomincia con nuovo entusiasmo.
Perchè ciò che rende speciale ogni Viaggio è la libertà di poter camminare e scoprire, sperimentare, desiderare di spingersi sempre più in la per soddisfare chi mi ha affidato lo zaino che porto sulle spalle: pesante, pieno di paure, dubbi, incertezze e grandi aspettative. Ed è questa la sfida che ho deciso anni fa di affrontare ogni giorno, e che racconterò in questi diari. Chi sono? Elisa, professione Wedding Planner.
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| “Elisa con la sua Designer Silvia in Viaggio ad Istanbul” |
When I start a new Journey, I always have a bizarre excitement
for what will happen, for what I’m going to find out,
and for what I’m going to learn.
Mixed with the fear of what I left behind.
It’s this swing of emotions that makes the Journey so exciting, that gives me the adrenaline essential to be able to engage every step. I love travelling, the Journey is my whole world. I love the moment when I sit in the car and I walk hundreds of kilometers dreaming the new adventure that is waiting for me, face to face with clients in my office or in an elegant Tea room in London. Or the moment when the plane takes off, to fly to another country, and I will try to capture every vibration, color and whisper to design who knows when? in one of my creations.
The Journey is My moment. The phone must to be switched off, and it is at this time that I turn on the thoughts, between the guardrail and the sunset, the clouds and the blank pages that are coloring in my mind. Every project, every improvement, every big idea is born during a Journey. I always hope to be able to design the great project that I have in mind, to be molded on someone, to be moved.
I think there is a touch of foolish, in choosing this life.
In choosing to be always changing, in being renewed, even when you see to have finally found the right compromise. Cause always change, fashion an desires, the society, change the way you experience love and lies, also what is really important.
But more essential, people change. In the literal meaning! Living in a stable interchange of people, this is the real craziness. You must be able, in a moment, to understand who they are, what they want and why. And, always in a moment, to be able to translate the desires in a real, tangible project.
It is now that begins the second part of this Journey. The most difficult, I think, that will take me to live simultaneously, for months, one of the periods of their life full of emotional strain. Simultaneously, and never with them. It is a great difference I learned after years (after rising through the ranks, by falls, tears and small victories each day) that my Journey, for bring to pass, it must be lived in solitude, and only be shared with clients who have put this work in my hands. Almost like post an update on the client’s wall and wait for the fateful “Like it”. If it comes, it goes, and if nothing happens, there will be new challenges to start over with new passion.
Cause what makes every Journey so peculiar, is the freedom to be able to walk and explore, to experience, want to go further and further to fulfill who entrusted me with this backpack: it is heavy, full of fears, doubt and high expectations. And this is the challenge that I decided to deal years ago, day by day, that I will tell you in this Diaries. Who I am? Elisa, Wedding Planner.
Seguici in esclusiva nel nostro Blog alla pagina dedicata, troverete una nuova puntata ogni settimana!
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